Festa Democratica 2022
Dopo la dura parentesi della pandemia, ritorniamo ad incontrarci per ricominciare a parlare di politica, di lavoro e delle persone.
Quest’anno con un sapore ancora più intenso, ritorniamo sotto forma di festa della federazione provinciale di Fermo
Le ormai prossime elezioni e un autunno pieno di incognite ci devono trovare pronti alle sfide politiche e democratiche sulle politiche sociali, economiche e del lavoro.
Per questo incontriamoci per stare insieme e per costruire una comunità di idee democratiche.
Scarica il programma completo per essere informato su tutte le iniziative e i contenuti della festa.
Se hai difficoltà a trovarci, la nostra posizione è questa
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Le fondamenta per un nuovo ciclo
Sono passati circa sei mesi dall’insediamento della nuova segreteria provinciale.
L’ idea che ha caratterizzato il lavoro in questo breve arco di tempo è stata quella già proposta al congresso; il PD necessitava di una ripartenza, di riappropriarsi dell’iniziativa politica, di essere più presente e tornare sui territori a confrontarsi con i cittadini, di occuparsi di temi sensibili.
Per mettere in pratica gli obiettivi il nostro partito ha avuto anche bisogno di rinnovarsi.
Ad oggi, abbiamo una federazione più aperta all’interno e verso l’esterno, nei rapporti con le associazioni ed anche organi di partito rinsaldati dalle capacità e dall’entusiasmo dei giovani. Il partito è tornato nei circoli, coinvolgendoli maggiormente con la creazione dell’assemblea dei segretari e organizzando iniziative per tutto il fermano toccando, appunto, più comuni e aree del territorio. Il lavoro è stato accompagnato anche da una maggiore presenza sulla stampa e sui social toccando svariati temi, dal nazionale al locale.
Ferma è stata la nostra posizione in merito alla sanità fermana, in difesa di presidi fondamentali come, ad esempio, il reparto di medicina ad Amandola e, allo stesso tempo, l’opposizione alla gestione della giunta regionale. Abbiamo denunciato la promiscuità del Murri, così come le difficoltà del pronto soccorso.
Ora va contrastata la nuova legge regionale sulla riorganizzazione sanitaria che si presenta come una non riforma, caratterizzata da troppi punti critici che rischiano di ledere seriamente i servizi sanitari essenziali e anche il settore del sociale.
Con altrettanta decisione il partito ha chiarito anche la posizione sulla viabilità e lo sviluppo del territorio, rimarcando la netta contrarietà all’arretramento della A14 e, d’altro canto, il sì alla realizzazione della terza corsia.
Insieme ad essa, restano importanti il completamento della mezzina e la realizzazione della mare-monti.
Arrivati in estate è stata importantissima l’organizzazione di ben due Feste de L’Unità: quella del circolo di Amandola e la festa provinciale presso Montegranaro. Un ritorno indispensabile per un partito che vuole radicarsi e che ha voglia di comunicare la sua identità, la sua storia e i suoi principi.
Accanto al partito, si muove la Federazione dei Giovani Democratici.
Un gruppo di ragazzi e ragazze che rendono la giovanile forte ed attiva e che ormai, grazie al rinnovamento attuato, è parte integrante del partito.
Giovani partecipi non solo nel ruolo essenziale della militanza, ma anche in quello dirigenziale. Non è semplice ricostruire dopo anni di vuoto, ma quella intrapresa è certamente la strada giusta. Ancora scontiamo le mancanze del passato… servirà tempo e dedizione, ma il percorso da tracciare è più che mai chiaro.
A breve ci troveremo ad affrontare l’ennesima sfida, ovvero le elezioni politiche. La caduta del Governo Draghi è avvenuta in un momento delicato per il paese in cui era necessario avere una guida ben salda.
Le imprese soffrono per via della crisi acuita maggiormente dalla guerra; soffriamo ancora le ripercussioni della pandemia a livello economico, sociale e sanitario; ci sono i fondi del PNRR.
Con tutti i mezzi a disposizione è necessario disinnescare l’avanzata di una destra (molto estrema) che riporterebbe il paese indietro di anni luce. Non sarà semplice imporsi dato lo scenario nazionale e con un partito regionale commissariato.
Tuttavia, resta l’impegno nel voler rafforzare la federazione attraverso una maggiore partecipazione attiva, dimostrando così che il Partito Democratico è presente e che può fare la differenza sul territorio
Dott. Luca Piermartiri
Segretario Provinciale PD Fermo
Nuove sfide
Sono subentrata a Laura Latini, a capo del PD cittadino all’alba di una sconfitta elettorale in cui come partito abbiamo giocato un ruolo fondamentale per creare una reale alternativa a chi oggi governa questo Paese.
In politica, come nella vita, ogni momento brutto o bello che sia è un’opportunità.
Anche questo risultato elettorale lo è stato.
Da lì, insieme a chi ci rappresenta in Consiglio Comunale, abbiamo iniziato a porre le fondamenta per un Partito rinato, per un partito che rinasca davvero dai temi ma soprattutto dalle Persone.
Quelle persone che sono i nostri elettori a cui dobbiamo ritornare a parlare in maniera chiara ed a far sentire la nostra presenza come portavoce e rappresentanti politici.
In questi primi mesi del mio mandato di segretaria ho provato a ricostruire una realtà di sinistra, rimettendo in contatto le varie parti frammentate. Ciò è stato possibile anche grazie al supporto del nuovo Segretario di Federazione e dalla rinnovata volontà di ripartenza.
Abbiamo portato sul territorio Montegranarese iniziative e momenti di dibattito su temi importanti come quello del lavoro e del PNRR.
In questa Festa, della ripartenza, dopo due anni di stop, daremo un respiro ancora più ampio al senso di comunità ritrovato.
Maria Ercolani
Segretaria Circolo
PD Montegranaro
Le fondamenta per un nuovo ciclo
Sono trascorsi 11 mesi da quando ci siamo seduti nei banchi dell’opposizione. Le ragioni che ci hanno portato qui sono diverse e molteplici e proprio da esse abbiamo ricominciato a lavorare.
L’operato della precedente amministrazione è stato comunque riconfermato dal 45 per cento dei cittadini, che hanno scelto di darci nuovamente fiducia.
In questi mesi abbiamo provato a svolgere il nostro compito in maniera propositiva, portando all’attenzione dell’amministrazione, non senza difficoltà, fatti e problematiche cruciali.
La più incisiva sicuramente è la questione scuole medie. Abbiamo avviato la nostra personale crociata per far si che si rivedessero le scelte fatte in tal senso, ma l’esito è stato sicuramente negativo. Ci troviamo con un finanziamento rinunciato per incapacità nella gestione, una struttura decadente che rovina inevitabilmente un intero quartiere.
L’esclusione dalle linee di finanziamento del PNRR non ha fatto altro che avvalorare i nostri timori: a Montegranaro non ci sarà una scuola media funzionale e funzionante e l’area verrà difficilmente riqualificata.
Abbiamo sottolineato più volte quanto una scuola adeguata e moderna sia necessaria per un’istruzione di qualità, ma ciò non ha trovato alcun riscontro nelle scelte amministrative messe in campo dal Sindaco.
Questo è emblematico dell’assenza di una visione progettuale di futuro per questa cittadina. Mancanza riscontrabile in altre numerose scelte, a partire dalla dismissione dell’Informagiovani, ed un caotico programma di rilancio del turismo.
Montegranaro ha bisogno di innovazione e di un rilancio effettivo. Ben venga l’istituzione di un Ufficio del Turismo, ma questo non può essere l’unico strumento per intercettare visitatori.
Serve un’offerta culturale competitiva, serve valorizzare punti del nostro territorio che attraggono in maniera innovativa.
Anche sul piano dei progetti e lavori già avviati, c’è stato uno stop voluto dalla nuova Amministrazione: la riqualificazione del Campo sportivo la Croce è ferma da mesi, mentre i lavori per il Palazzo comunale ancora non sono partiti.
Ci chiediamo quale sia effettivamente il progetto e l’idea di città che questa Amministrazione vuole consegnare ai posteri, quale sia il suo concreto impegno nel migliorare il paese.
Montegranaro ha bisogno di idee innovative e concrete, non di mera propaganda.
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